Play

Coreografia e interpretazione Riccardo Fusiello e Agostino Riola

assistente alla coreografia Serena Marossi

disegno luci Matteo Crespi

produzione Sonenalé

residenze coreografiche Centro Danza Canal (Madrid), Mosaico Danza (Torino), Teatro Radice Timbrica (Legnano), Residenza Idra (Brescia)

vincitore dei bandi

‘Presenta tu proyecto’ del CENTRO DANZA CANAL di Madrid

‘DE.MO. / MOVIN’UP 2011’

a cura di GAI – Giovani Artisti Italiani e

MIBAC – Ministero Beni e Attività Culturali

debutto Teatri di Vita (Bologna), maggio 2012

 

Essendo estenuato dall’amore, dalla sporcizia, dalle cose brutte, ho e seguo la mia norma d’allegria a tutti i costi. Non voglio soccombere. Non devi lasciarti battere.” F.G. Lorca

 

Il persistente riferimento della morte, il continuo percepire i sentori di una fine provoca come reazione in Lorca uno slancio vitale, gli fa recuperare quella gioia di vivere, altrettanto presente nella sua natura, per non soccombere.

Questo si evidenzia soprattutto nelle lettere private che il poeta scrive negli ultimi anni della sua vita e costituisce il punto di partenza di Play.

Uno spazio buio, un prato verde, due corpi a terra. Il respiro riaffiora, cresce, diventa suono, l’energia si fa largo dentro i corpi, li rimette in piedi, li contagia fino a farli alleare per essere nuovamente pronti.