coreografia e interpretazione Agostino Riola
musiche originali Daniele D’Angelo
produzione Sonenalé
residenze coreografiche Teatro Civico 14 (Caserta), C.L.A.P.Spettacolodalvivo (Brescia)
anteprima Teatro Civico 14 – Caserta (maggio 2015)
Neo è un macchia scura sulla pelle bianca, un punto dove l’ombra s’addensa, un foro nel corpo da cui sgorga materia nera.
Una frattura nel quotidiano vivere in cui lasciare che l’ombra venga fuori per guardarla in faccia, attraversarla e da cui rinascere.
Neo come imperfezione. Neo come nuovo.
Neo | dove l’ombra s’addensa, prende spunto dal saggio ‘Il piccolo libro dell’ Ombra’ dello psicologo Robert Bly sulla necessità di far pace con la parte più nascosta
di noi stessi affinché l’ombra possa perdere gran parte della sua oscurità.
Il lavoro si ispira inoltre ai nudi maschili della pittrice americana Ellen Altfest, una serie di insoliti dettagli di corpi maschili, che grazie alla particolare attenzione per le imperfezioni (nei, pori, etc..) raggiungono un realismo impressionante che suscita una certa inquietudine.
Ascelle, schiena, cavo orale, talloni, ombelico, nei.
Parti nascoste del corpo. Nascoste soprattutto al nostro sguardo che fatica per osservarle e riconoscerle, quasi fossero elementi sconosciuti, estranei.
Zone d’ombra celate agli sguardi altrui ma soprattutto a noi stessi.
La necessità di scoprirle, attraversarle.